I SEGRETI DEL COSTARICA – VI PRESENTO LA CHIAVE TATTICA DELLA SFIDA TRA ITALIA E AMERICANI

ITALIA, COME SE FOSSE UNA FINALE

Una cosa è certa: stasera sarà una partita vera, contro un avversario sorprendente. Scordiamoci di affrontare il Costarica e prepariamoci alla partita come se fosse una finale. Non credo che i nostri ragazzi possano sottovalutare l’impegno. Sicuramente nell’analisi tecnico-tattica che Prandelli avrà preparato inerente alla squadra che ci troveremo di fronte, non scorreranno solo le immagini della vittoria contro il ben più quotato Uruguay. Basta guardare le partite di qualificazione dei ragazzi di Luis Pinto, che gli hanno permesso di arrivare al secondo post dietro gli Stati Uniti nel girone finale del Centro-Nord America, per ammirare ed apprezzare una squadra preparatissima a livello tattico e in grado di correre il doppio rispetto all’avversario di turno.
Parlare di numeri, moduli, schemi e disposizioni tattiche potrebbe essere riduttivo. Soprattutto osservando la squadra costaricana.
Proprio per la duttilità dei propri giocatori, la dislocazione in campo è molto elastica. Giocano a cinque in difesa, riuscendo a coprire e a chiudere gli spazi anche quando passano a tre.
Partecipano alla fase offensiva con almeno quattro giocatori, tre dei quali partono da dietro con inserimenti continui. È una squadra che vuole e può stupire ancora.

Un Gruppo guidato da un allenatore che è anche il leader, stimato e considerato da tutti i giocatori.
È uno dei rappresentanti della scuola colombiana che si forma all’Academia (la loro Coverciano).
Conosce molto bene l’Italia, una squadra che per lui non ha segreti. Grande ammirazione nei confronti di tre nostri ex ct: Sacchi, Trapattoni e Lippi.
Proprio dai loro insegnamenti ha disegnato questa nazionale.
A livello difensivo, sia che utilizzi un 5-3-2 d’attacco sia uno più bloccato, l’esterno controlla l’uomo di zona in marcatura individuale e non di reparto.
Scivola e marca l’avversario nel suo spazio cercando di impedire la ricezione o per lo meno di evitare di essere attaccato troppo facilmente nell’ 1vs1.
Questo tipo di atteggiamento, l’abitudine e la mentalità di portare rapidamente pressione all’avversario, ci potrebbe dare dei vantaggi da poter sfruttare.
Innanzitutto provare a giocare alle loro spalle, zona in cui i difensori centrali faticano a chiudere. Candreva ritengo sia l’elemento più portato a questo tipo di gioco, lo fa con grande naturalezza e ha anche l’abilità tecnica adatta a percussioni in velocità attaccando la profondità.
Il Costarica è scaglionato su tre reparti, a ciascun giocatore è assegnata la propria zona di competenza, con compiti ben precisi nelle due fasi di gioco.
Un punto debole è dato dal fatto che il movimento dei giocatori esterni, sia alti che bassi, non è mai sincronizzato con gli altri compagni.
Sia in fase di avanzamento oppure in arretramento fanno confusione nel riposizionarsi. De Rossi, ma in particolare Pirlo e Thiago Motta dovranno ridurre il più possibile la fase di interdizione.
Una volta riconquista la palla dovranno verticalizzare immediatamente per Balotelli, il quale ha la capacità di far risalire subito la squadra ed accompagnare l’azione.
Il centravanti rossonero dovrà fare una partita di sacrificio in cui avrà spesso due marcatori addosso.
L’importante sarà che mantenga il punto di equilibrio offensivo, bilanciando e legando il gioco proveniente dai centrocampisti e dagli esterni, in particolare con Marchisio.
Il centrocampista di Conte si trova molto bene a manovrare partendo dalla fascia sinistra. Si muove in continuazione per nascondersi dall’avversario, entrando ed uscendo dalle linee di centrocampo e di attacco, disponendosi spesso in una linea intermedia. La nostra difesa si dovrà preoccupare sopratutto  del giovane Campbell. Dopo una stagione in prestito in Grecia, Wenger ha assicurato di voler puntare su di lui e che rientrerà all’Arsenal. Attaccante velocissimo al quale non bisogna concedere spazio per girarsi e metri nei quali potrebbe essere devastante.
Se dovesse giocare Bonucci centrale con Chiellini, formerebbero una coppia sicuramente ben assortita e collaudata, ma poco abituata negli ultimi anni a giocare a quattro.
Dovranno essere molto bravi a tenere la linea alta e a scambiarsi gli avversari, ricordandosi e considerando che in alcuni casi lo stesso De Rossi potrebbe abbassarsi tra i due e garantire loro, la superiorità numerica in quella zona. Lavoro impegnativo anche per i nostri esterni bassi, i quali dovranno stare attenti e concentrati sulle diagonali difensive, in particolare sui loro frequenti cambi di gioco.

ITALIA (4-1-4-1): Buffon, Abate, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Rossi, Candreva, Pirlo, Thiago Motta, Marchisio, Balotelli
COSTARICA (5-4-1): Navas, Gamboa, Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz, Tejeda, Borges, Ruiz, Bolanos, Campbell

di Gianni De Biasi

“Sopra la Panca” – SportMediaset