Albania, De Biasi e tre milioni di tifosi sognano gli ottavi

Il tecnico italiano dedica la storica vittoria contro la Romania ai tifosi: “Ciò che mi rende più felice è aver dato una gioia incredibile alla nostra gente”. Ora aspettano le ultime partite per sapere se potranno restare in Francia

LIONE - Tre milioni di albanesi hanno un nuovo idolo, anzi forse ce l’avevano già: si chiama Gianni De Biasi e grazie a lui il calcio d’Albania ha conosciuto ieri la sua prima vittoria in una fase finale dell’Europeo e il suo primo gol, segnato da Armando Sadiku, con cui si è decisa la sfida contro la Romania. Ora, sperando anche nell’Italia e in varie combinazioni di risultati, l’Albania, terza nel suo girone con 3 punti, ha ancora qualche possibilità di essere ripescata e di accedere agli ottavi. Gianni De Biasi ha sessant’anni, li ha compiuti da poco, il 16 giugno scorso: “I ragazzi mi hanno fatto un bel regalo, ma mi sarebbe piaciuto pure un regalo qualche giorno prima, quando abbiamo giocato contro la Francia…Abbiamo perso all’ultimo minuto per un gol di Griezmann, ma la nostra era stata una prestazione straordinaria. Contro la Romania ho visto la squadra che volevo, concreta al punto giusto, abbiamo sfruttato le occasioni quando dovevamo e ci siamo difesi con ordine”.

C’è felicità, c’è tanto orgoglio: “Sono entusiasta di questa vittoria e di questa serata: organizzati, solidi in difesa, spietati in contropiede. Ci siamo tolti di dosso alla terza partita qualche ruggine, qualche paura di troppo nelle prime due partite, quando abbiamo accusato l’emozione dei debuttanti. Ora siamo pronti per il futuro, che sia il prosieguo dell’Europeo o, da settembre, le qualificazioni per il Mondiale 2018. La squadra c’è, ora lo so”. Ma fuori c’è un popolo in festa, allo stadio c’erano circa trentamila tifosi albanesi, appassionati, entusiasti. Non avevano mai vissuto un serata così nella loro vita, e nessuno aveva mai visto una vittoria dell’Albania contro la Romania, che è la nazionale contro cui gli albanesi hanno giocato più volte in assoluto, ma non si verificava una vittoria albanese contro i grandi rivali addirittura dal 1948: “Infatti lasciatemi dire una cosa: ciò che mi rende più felice della vittoria sulla Romania è l’aver dato una gioia incredibile ai nostri tifosi. Ci seguono ovunque, e quando non ci seguono, troviamo albanesi in tutti i paesi d’Europa, e mai ci fanno mancare affetto e sostegno. Questi tre punti, i primi nella storia dell’Albania in una fase finale di un torneo, sono dedicati a loro”.

Ora l’Albania rimane alla finestra, e attende le ultime partite della prima fase. Per qualificarsi agli ottavi, dovrà essere una delle migliori quattro terze classificate. La differenza reti negativa (-2) può essere un ostacolo serio, ma è lecito attendere. Ricordiamo che quando la formula del torneo a 24 squadre e con le migliori terze ripescate è stata utilizzata in un grande torneo internazionale (Mondiali del 1986, 1990 e 1994), solo una volta una terza classificata con 3 punti è stata eliminata: fu la Russia al Mondiale 1994. La statistica, almeno in parte, è con Gianni De Biasi. A cui, in ogni caso, il popolo albanese esprimerà eterna riconoscenza, comunque vada questo Europeo.

dal nostro inviato ANDREA SORRENTINO  - articolo tratto dalla Repubblica