Non importa giocare 90′, serve concretezza

L’unico dubbio per Roma riguarda Diana’

di Edoardo Blandino

GdB si è presentato davanti ai giornalisti al termine della rifinitura mattutina prima della partenza per Roma, dove domani affronterà i giallorossi in una trasferta molto difficile. Il tecnico granata è sembrato ottimista per la partita sostenendo che il gruppo si è impegnato e si è allenato bene.

CONVOCATI. “Sono molto attento ai segnali del corpo, più che alle parole pronunciate. La formazione è la conseguenza della partita che ho visto domenica sera e della strategia che ho in testa, ma ovviamente dipenderà anche da come si svilupperà anche la gara. Fontana giocherà con la fasciatura ed in panchina andrà Gomis. Ho convocato 20 giocatori e vedremo. Corini? È squalificato ma è stato lui a chiedermi di venire e sono convinto che il suo apporto di esperienza e carisma farà bene a questo gruppo”.

SETTIMANA POSITIVA. “Questa settimana abbiamo lavorato molto bene in chiave di squadra. Abbiamo insistito sia sul possesso palla che sul movimento, i ragazzi hanno risposto bene ed io sono contento e fiducioso. Voglio vedere una squadra che giochi da squadra, anche se l’avversario è di ottimo valore. Toccherà a noi essere bravi e dovremo tirare fuori il meglio di noi stessi. Oggi una buona rifinitura? Non dipende solo dalla testa, ma dipende da tutti i giocatori e dalla convinzione di ciascuno. Abbiamo un certo vantaggio sul quale non dobbiamo dormire, sarà meglio incrementare”.

AVVERSARIO. “Non credo che le voci sulla proprietà influenzeranno i nostri avversari, dipenderà molto se avranno ancora le forze e la testa per continuare una stagione per adesso ottima. Totti sarà assente e giocherà Vucinic che ha un modo di giocare differente, ma la Roma ormai ha un suo stile di gioco ben assimilato, tutti si conoscono a memoria. Hanno dei giocatori con delle capacità e abilità straordinarie e partono favoriti. Tutto quello che verrà di positivo sarà un buon punto di partenza. Dobbiamo tenere i ritmi alti, altrimenti facciamo fatica contro avversari con più qualità, è inutile nasconderlo. Ci sono tanti rischi, perché loro vorranno vincere per sperare ancora nello scudetto, ma se noi andiamo convinti e preparati i rischi scenderanno al minimo. Le altre squadre tifano per noi? Noi penseremo a disputare una buona partita e al nostro obiettivo finale, se poi ripagheremo le aspettative di altri club fermando la Roma sarò felice, perché vorrà dire che noi abbiamo fatto il nostro dovere. Se poi per una volta la Juve tifa per noi…”.

FORMAZIONE. “Dubbi? Neppure uno. La formazione dovrebbe essere già fatta, l’unico problema riguarda Diana che non si è allenato per una gastrite, domani parlerò con lui e decideremo insieme. Credo che al momento la squadra necessiti di equilibri giusti, bisogna trovare il mix vincente, ma se anche non dovesse giocare uno dei miei ragazzi sono arciconvinto che sarà comunque una grande formazione. Il modulo? I numeri non contano molto, i giocatori si muoveranno per il campo e non si può parlare proprio di cifre, diciamo che noi partiamo con quattro difensori, tre centrocampisti di cui uno più avanzato, due ali e una punta. Il caldo non credo ci influenzerà, anzi gli dico sempre che quando fa caldo, più corrono più aria sentono”. Interpellato sulla carenza di reti segnate il mister risponde sorridendo: “Il modo migliore per aiutare gli attaccanti è servirli in modo semplice e in buona posizione, possibilmente con la palla davanti alla linea e senza portiere”.

MINUTI PREZIOSI. “E’ inutile fare accostamenti tra Baggio e Recoba, perché sono due situazioni completamente diverse, ho la porta aperta a tutte le soluzioni, ma è anche vero che al momento è imperativo portare avanti risultati, non importa giocare 90’, serve che le presenze siano significative. Disputare tutta la partita correndo a vuoto o giocare 10’ bene può fare la differenza: protagonisti non vuol dire essere titolare e giocare dal primo minuto e credo che tutti lo abbiano capito”.

RICONFERMA. “Ognuno di noi si riconferma per il futuro giorno dopo giorno, dal giornalista al calciatore. Non contano solo gli ultimi articoli o le ultime partite. E’ proprio nelle situazione di emergenza che si scoprono le vere persone, è facile valutare quando tutto va bene. La differenza si vede ora”.

Fonte: ToroNews