RIPARTIAMO CON UNO SPIRITO NUOVO!

Cominciamo con il toglierci le cuffie, ad aprire le orecchie al modo che ci circonda. Cominciamo a camminare a testa alta, sorridiamo ad un tifoso che ci chiama e ci chiede un autografo, andiamo ad allenarci con il sorriso! Con la voglia di stare insieme e vivere la quotidianità con uno spirito nuovo!  In fondo, in pochi possono vantarsi e gioire per aver fatto diventare il “gioco della loro infanzia”, un lavoro, e che lavoro!!!
Poi, è vero, ci sono anche le sconfitte che tolgono gioia e serenità, ma dalle quali possiamo trarre un grande insegnamento! Oggi siamo tutti sconfitti! Oggi è il momento per analizzare a fondo, la nostra sconfitta, cercando di comprendere, “perché e come” è maturata, senza smarcamenti di comodo.
Questa “sconfitta”, parte da lontano, ha radici che vanno oltre quella contro la Costarica o quella contro l’Uruguay, nasce invece, dalla nostra pigrizia mentale.
Il calcio si è impantanato in “uno stagno” fatto di interessi economici e di adulazione, che sono serviti per alimentarlo e renderlo un prodotto spendibile, che avesse un mercato sempre più grande e che facesse rientrare gli investimenti.
Ha snaturato l’essenza dell’atleta, facendolo diventare un attore, un personaggio attento in modo maniacale agli aspetti estetico/edonistici. Oggi paghiamo anche questo,
la poca dimestichezza a reagire alle avversità, alle lacune tecniche, mettendo sul piatto della bilancia, la determinazione e l’orgoglio.
Il calcio non sempre premia i più bravi, ma coloro che sanno mettere insieme più qualità nello stesso momento e con maggior convinzione.
E noi non siamo stati i più bravi, ne in questo Mondiale, ne in quello in Sudafrica, e non abbiamo neanche approfittato dei vantaggi che il destino ci aveva riservato.
Non credo che i problemi evidenziati in questi giorni, dalla nostra Nazionale, siano legati al sistema di gioco adottato, o al possesso palla, o se ha giocato Tizio anzi che Caio, ma sono da ricondurre alla “passione” per la propria professione.
Coloro che ci sono sembrati dei giganti, nella partita contro la Costa Rica, sono al 35esimo posto nel Ranking Fifa, noi invece all’ottavo…
Cos’è che fa la differenza? La voglia di essere squadra, di correre  di più e meglio dell’avversario, la generosità nel aiutare il mio compagno in difficoltà, la capacità di reagire alla stanchezza e alla fatica…
La gioia nel fare fatica!