Gianni De Biasi, dalla Longobarda all’Albania

Portando le Aquile agli Europei, l’ex tecnico gialloblù ha compiuta un’impresa paragonabile a quella sulla panchina del Modena. 

C’è anche un po’ di Modena al prossimo Europeo francese. Nella Croazia gioca il terzino del Sassuolo Vrsaljiko, nella rosa polacca c’è Thiago Cionek, ma soprattutto sulla panchina dell’Albania siede Gianni De Biasi, l’ex tecnico gialloblù della doppia promozione dalla C1 alla A, ormai considerato dai tifosi un modenese doc, pur essendo nato e vivendo in Veneto. E l’impresa che ha compiuto con la sua Albania, quella di qualificare le Aquile per la prima volta alla fase finale di un Europeo, può essere paragonata al miracolo compiuto alla guida della Longobarda canarina. “E’ vero – dice De Biasi – anch’io, per certi aspetti, ho paragonato questo grande risultato a quello di 14 anni fa. Tutto sommato credo che abbiamo avuto un’escalation più o meno uguale, solo che qui i risvolti sono completamenti diversi, stiamo parlando di un fenomeno a livello continentale con tifosi sparsi un po’ in tutta Europa“.

Ci avrebbe scommesso su un risultato del genere quando è diventato Ct dell’Albania nel 2011?

Credo che nessuno avrebbe scommesso su questa qualificazione. Quando sono arrivato la squadra era tutta da ricostruire. Aveva perso da poco contro il modesto Lussemburgo e c’era da costruire un nuovo gruppo di calciatori partendo praticamente da zero. Della precedente squadra ne erano rimasti pochissimi. Da lì è partito il nuovo progetto. 

La chiamata della nazionale albanese com’è arrivata?

Mi ha chiamato un giornalista italiano e mi ha detto che c’era una nazionale interessata a me. Quando mi ha detto che era l’Albania, all’inizio, ho pensato di lasciar perdere. Poi li ho incontrati e, dopo cinque anni, sono ancora qui.

Siete finiti in un girone con Francia, Svizzera e Romania. Cosa potrà fare l’Albania in questo Europeo?

Mah, chi può dirlo. Non sapevo cosa avremmo potuto fare nel girone di qualificazione, figurati se so cosa potremmo fare in un torneo in cui ci sono tante grandi squadre! Sarà una sfida difficile, ma molto stimolante. Il bello nella vita è giocartela anche con chi, sulla carta, è più forte di te. Alla fine è il campo che lo deve confermare.

Chi vede favorite per l’Europeo?

Prima di tutto la Francia che ha il vantaggio di giocare in casa. Poi Belgio e Germania. L’Italia? Conte è bravissimo ad ottenere il massimo dai suoi giocatori. Potrebbe fare meglio di quanto ci si aspetta.

A Modena saranno in tanti quelli che tiferanno Albania…

Mi fa piacere. Quando abbiamo conquistato la qualificazione sono stati tantissimi, anche tra i tifosi gialloblù, quelli che mi hanno fatto i complimenti. E lo stesso i giocatori di quel Modena, Mauro Mayer, Jajo Balestri, Giacomo Ferrari e tanti altri.

La classica domanda che le vorrebbero fare i tifosi gialloblù. Potrà mai tornare sulla panchina del Modena?

“Never Say Never”, nella vita può succedere sempre di tutto. 

A cura di Giovanni Botti Direttore di “Vivo Modena”