De Biasi: “Una vittoria fondamentale”

Arriva in conferenza stampa piuttosto stanco ma disteso, dopo una gara vissuta allo spasimo, seguendo ogni istante del match in piedi, al limite della zona a lui delimitata. Si è sbracciato, ha fischiato e gridato. Non si poteva non vincere. E alla fine si è portato a casa il risultato sebbene una sofferenza durata novantaquattro minuti.

De Biasi, è soddisfatto ?
“E’ stata una vittoria importantissima perchè stasera volevamo raggiungere a tutti i costi la quota di 36 punti. Ce l’abbiamo fatta. Applaudo l’Ascoli perché non ci ha concesso nulla mettendo in campo una prestazione gagliarda. In generale posso considerarmi contento per il risultato e per la prestazione”.

Un bel passo avanti in vista del traguardo salvezza.
“Il campionato finisce all’ultima giornata. Ci sono troppe squadre coinvolte in un lasso di punti brevissimo per poter fare calcoli. C’è da mettere il carattere ed i polmoni ancora per un po’ di tempo. Ma sono fiducioso”.

Come giudica la classifica?
“Francamente non la guardo molto – e intanto prende il foglio con i risultati e la tabella aggiornata. Vedo che c’è qualche squadra dietro di noi e va bene così. Però dobbiamo pensare solo a noi stessi. Non si deve sperare negli altri ma, ripeto, mantenere la testa, il cuore, lo spirito e la coesione tra tifosi e squadra, entrambi rivolti verso l’obiettivo primario”.

Almeno è stupito della vittoria del Chievo?
“No. Io guardo alla mia squadra”.

Cosa ne pensa della prestazione dei suoi ragazzi?
“E’ stata la prestazione di una squadra che aveva un peso addosso enorme ed era quello di vincere. L’Ascoli è indubbiamente sceso in campo più sereno. Noi, però, abbiamo tenuto in mano la partita e concesso una sola occasione, quella di Soncin. Per il resto abbiamo sfiorato più volte il gol del raddoppio. La qualità della partita? Questo non è più il periodo del calcio champagne e sfido – a questo punto della stagione – nel trovare una gara in cui si è potuto ammirare del bel calcio. Ciò che conta è soltanto il risultato che si sviluppa sugli episodi o sugli spunti dei singoli”.

Ha rimproverato la squadra di non essere riuscita a chiudere prima la gara?
No. Quello che rilevava, oggi, era il risultato finale. Abbiamo tirato parecchie volte in porta, non siamo riusciti a capitalizzare tutte le occasioni ma va bene lo stesso. Ci siamo difesi bene e non abbiamo subito gol.

Ad un certo punto l’abbiamo vista sbracciarsi particolarmente. Con chi ce l’aveva? 
“Mi sono sbracciato sempre, per tutti i novanta minuti. Forse intendete nella ripresa quando chiedevo alla squadra di essere corta, compatta, senza lasciare spazi agli avversari”.

Quali sono stati i motivi delle sostituzioni?
“Tutti quelli che sono usciti non stavano bene. Sono stati cambi forzati. Muzzi aveva dato tutto, Stellone aveva i crampi e Gallo un problema fisico”.

Ancora una volta è stato determinante Rosina?
“Alessandro è importantissimo per noi. A volte gli suggerisco di preservare qualche energia per poterlo avere sempre in buone condizioni per questo finale di campionato”.

Ora la Roma. Con quale atteggiamento affronterete la compagine di Spalletti?
Vorrei che la squadra fosse viva e compatta. Anche se sulla carta la sfida sembra impossibile noi non dobbiamo partire con l’idea di essere già battuti”.