De Biasi: “Ed ora pensiamo al Bologna”

“Bene la vittoria di Arezzo ma non culliamoci sugli allori, è già tempo di pensare al Bologna”.

Terza vittoria consecutiva in trasferta in otto giorni, un record, secondo posto alle spalle del sorprendente Mantova con ancora una partita da recuperare. Il Torino di Gianni De Biasi è una macchina che funziona alla perfezione e che si candida a diventare l’assoluta protagonista della serie B. Non è un caso che tutti i giocatori dell’Arezzo che si sono presentati ieri sera in sala stampa al Comunale, mister Gustinetti compreso, abbiano detto in coro: “Abbiamo perso contro la squadra più forte del campionato”.

Il Toro assomiglia al suo allenatore. Uno di sostanza, capace di stupire critica e tifosi, di schierare ad Arezzo, contro una delle compagini più in forma del torneo, Rosina, Fantini, Stellone e Muzzi contemporaneamente in campo fin dal primo minuto. Una mossa coraggiosa, da fine stratega. L’intendimento, chiaro, era quello di giocare nella metà campo avversaria e difatti, a parte un paio di occasioni in avvio ed il rigore concesso in pieno recupero da Giannoccaro, gli aretini dalle parti di Taibi si sono visti assai di rado.

Una mentalità vincente che sta dando i frutti sperati. E guai a dimenticare che il tecnico trevisano lavora con il Toro dal 3 settembre e che i pezzi da novanta Cairo glieli ha messi a disposizione nei giorni immediatamente seguenti. Insomma il Torino c’è, ma i margini di miglioramento sono ancora enormi.

“Giocare in casa o fuori non fa differenza –spiega De Biasi- se vuoi raggiungere certi obiettivi devi cercare di vincere sempre. Noi nelle ultime tre trasferte abbiamo fatto bottino pieno. Ma ancor più dei risultati mi conforta la grande maturità dimostrata dalla squadra”.

L’analisi della trasferta in terra aretina è schietta e sincera: “Non dimentichiamo che all’Arezzo mancavano cinque titolari e questo indubbiamente ci ha avantaggiati e che se Taibi in apertura non avesse fatto quella grande parata su Abbruscato la storia della partita avrebbe potuto prendere tutt’altra piega. Però siamo stati bravi a non scomporci dopo il rigore concesso generosamente dal direttore di gara per il fallo di mano del tutto involontario di Stellone e nel secondo tempo non abbiamo concesso nulla ai nostri avversari”.

Fantini, già cinque centri, a Torino si sta scoprendo implacabile goleador: “E dire che quando l’abbiamo preso tutti ad giurare sul fatto che non sapesse segnare, evidentemente glielo abbiamo insegnato noi. Ma adesso basta parlare di Arezzo. Per noi è già tempo di pensare alla partita di domenica contro il Bologna”.

Fonte: Goal.com