Gianni De Biasi:”Una promozione dal sapore di rivincita”

l primo personaggio che voglio celebrare è il signor Gianni De Biasi.

Arriva a Torino, consigliato da Tosi al presidente Cairo, dalle sue prime parole si capisce che il mister è venuto in Piemonte per fermarsi e costruire un progetto con l’obiettivo finale di far tornare ad alti livelli la squadra granata.

Accolto con favore dalla tifoseria fa parlare subito di se una piccola parte di essa… ”Non è quello che è stato esonerato a Brescia e che si è salvato solo quando c’era Baggio?”…”De Biasi? Quello che i giornalisti di Brescia ancora adesso hanno la sua foto vicino al letto e salutano prima di addormentarsi?”…”Ma chi? Quello che i giocatori del Brescia non potevano vedere?”.
Ma il tempo è galantuomo, la verità è venuta a galla il mister ha centrato l’obiettivo al termine di una stagione interminabile; ”Onore e merito al nostro napoleone con il cavallo granata”. A differenza di qualcuno che proprio non vuol mai smettere di suonare il ”valzer delle panchine”

Dopo un girone d’andata con numeri e risultati strepitosi per un gruppo nato dal niente, conosce come Napoleone le tristezze dell’esilio, quando per mancanza di risultati positivi e alcune vicende poco chiare riportate qui e là su quello che accadeva negli spogliatoi(causa l’arrivo dei nuovi e vicende legate ai futuri premi) viene contestato da una parte della tifoseria con uno striscione appeso ad Orbassano con scritto:”DE BIASI VATTENE”.
Ma il nostro condottiero affronta anche la frangia più calda della tifoseria senza paura credendo nel gruppo e nei risultati che potevano venire fuori.
Non fa sconti a nessuno durante il campionato, neanche ai suoi pupilli destinati ad andare in panca o in tribuna se non in forma. Ottiene risultati anche senza entusiasmare le platee, ma alla fine è serie A e i numeri sono dalla sua.

Chi lo conosce bene dice che oltre ad essere un allenatore con tanto di attributi, fuori dal campo è una persona amante della vita, socievole con un cuore grande e aperto all’amicizia vera … nonostante dai suoi occhi non si riesca mai a capire se è felice o quei sorrisi sono di circostanza. Silenzioso, concentrato tiene tutto dentro per poi scoppiare in scene da immortalare come la sera della promozione.
Che dire complimenti Mister ha saputo conquistarsi anche la primula granata con la sua testardaggine nel centrare gli obbiettivi prefissati! Condottiero affascinante e dannato.

La primula Granata

Fonte: TuttoToro