GDB: “Contro la Reggina voglio un Toro vero”

Sereno, soddisfatto e determinato. Gianni De Biasi non smentisce mai la propria indole, un concentrato di positività, convinzione dei propri mezzi e disciplina del lavoro. I concetti espressi sono chiari, diretti e senza troppi giri di parole perché il tempo stringe e la partita di Reggio Calabria incombe.

Mister, avete ricevuto una visita speciale oggi?
“Si, abbiamo incontrato l’arbitro Rosetti che è venuto a spiegarci alcune cose per un’ora. I ragazzi erano interessati ed hanno fatto molte domande”.

Di cosa avete parlato?
“Interpretazione del regolamento in alcune fattispecie di gioco. La bravura di un direttore di gara sta anche nell’essere chiaro preventivamente con i giocatori ed il suo intervento ci è servito molto.
Collina sta portando avanti un progetto basato sulla salvaguardia del giocatore da infortuni, traumi ecc, per cui sono stati incentrati discorsi riguardanti determinati interventi che possono essere sanzionati diversamente dal solito”.

I giocatori erano interessati?
“Si, hanno posto molte domande a Rosetti e pure io ho cercato di verificare alcune cose”.

Qualche stranezza rispetto agli anni scorsi?
“Solo il fatto che il preparatore atletico non possa stare con i giocatori mentre fanno il riscaldamento”.

Cambiamo discorso. Ora l’obiettivo si sposta sulla Reggina.
“A Reggio dovremo fare una partita da Toro vero. Sono in ballo punti importanti e pretendo la massima attenzione da parte di tutti. Se parlerò lungamente alla squadra? No, nessun discorso fiume ma corto e incisivo”.

Com’è la condizione dei giocatori?
“Buona. Rosina sta bene, Pratali è recuperato e per Sereni non ci sono problemi. Lui è una roccia e dobbiamo solo prestare attenzione a non fargli prendere traumi”.

A proposito del numero uno. Dispiaciuto per la sua mancata convocazione ?
“Si, certo. Sarebbe una grande soddisfazione per lui e per la società se venisse convocato. E, in tutta onestà, lui meriterebbe assolutamente una convocazione”.

Ma quali sono i motivi che proibiscono ai ct di chiamare Matteo?
“Difficile dare una spiegazione. Provo azzardare una qualche ipotesi e penso al dato anagrafico ma anche qui non me lo spiego. In Nazionale, infatti, c’è un portiere (De Sanctis) che nell’ultimo anno ha giocato poco ed ha la sua stessa età, per cui, non so. Quello che so è che Matteo è un giocatore straordinario che non si spaventa di fronte a nulla. Per me lui è un punto di riferimento importante sia nello spogliatoio che in campo. E lo è anche per i giovani che possono imparare molto grazie al suo modo di lavorare e al carisma. Il suo contratto? Per me è già tutto fatto. Manca soltanto la firma formale ma è tutto definito”.

Mister, vorrebbe aprire un ciclo qui al Toro?
“Prima di tutto mi piacerebbe dare delle soddisfazioni ai tifosi già in questa stagione. Ma per soddisfazioni non intendo obiettivi esagerati come ho visto sui titoli di alcuni giornali. Ricordiamoci che le squadre più forti di noi lo scorso anno, per questa stagione non si sono indebolite, anzi. E’ importante darsi degli obiettivi possibili, gradualmente. Diamo tempo al tempo. La fretta ed il parlare troppo possono risultare deleteri per tutto l’ambiente. Come al solito chiedo equilibrio da parte di tutti”.

Che partita potranno vivere gli ex Bianchi e Amoruso?
“Cercheremo di isolarli un po’ perché per loro è una gara importante visti i trascorsi e sicuramente da Reggio cercheranno di contattarli continuamente per interviste e dichiarazioni. Per quanto riguarda Rolando, il discorso è di non oberarlo di responsabilità. E’ un ragazzo volenteroso e deve incanalare tutta questa energia positiva nella giusta direzione. Ha i novanta minuti nelle gambe ma gli manca un pò il cambio di passo e la resistenza e per questo necessita di un lavoro specifico”.

Fonte: Redazione