E… MODENA. IL MEGLIO (PER ME) DELLA MIA CITTÀ

Il Novi Sad, il volto degli amici, e l’hotel Le Ville che era casa mia

Adesso gira il mondo con la sua Albania, fino a dodici anni fa il suo mondo era (anche) Modena.

Gianni De Biasi, il mister dell’ultima prodezza calcistica gialloblù, ha sempre avuto un rapporto particolare con la città.

Sembra non essersene mai andato: ecco i suoi flash. Ce li racconta, non in ordine di importanza ma così, sparsi, come riaffiorano i ricordi più belli.

1) L’HOTEL LE VILLE. Era casa mia. La mia camera, il mio piccolo mondo dove mi fermavo a pensare. Sono rimasto tanto ma non ho mai avvertito la necessità di un posto diverso, perché lì ero in famiglia. Merito anche del mio amico Walter, col quale ancora oggi c’è un rapporto bellissimo.

2) LA FERRARI. Ci invitarono un paio di volte, Montezemolo celebrava anche i nostri successi. Ricordo ancora quando in pista su una 360 Modena guidata da Andrea Bertolini ad un certo punto gli chiesi di rallentare…

 3) LA GHIRLANDINA. Quando arrivi in una città che non conosci a qualcosa di solido ti devi affezionare. Qualcosa che sia sempre lì, davanti ai tuoi occhi, che ti dia familiarità. La Ghirlandina per me è stata questo. Vederla, anche sullo sfondo, arrivando in auto, creava già la giusta atmosfera.

4) LO STADIO BRAGLIA. Troppo facile? Lì è successo tutto. Da avversario ho sempre sofferto, da alleato è stato un valore aggiunto.

 5) PAVAROTTI AND FRIENDS. Un palcoscenico strepitoso che dava lustro a Modena. Ci permisero di salire su quel palco perché Big Luciano, da lontano, ci aveva sempre nel cuore.

 6) PARCO NOVI SAD. L’immagine nitida di quel parco che ha fatto da cornice esterna ai nostri allenamenti è il ritorno da Genova e quella nottata indimenticabile: lì ci siamo sentiti tutti un vero pezzo del cuore della città.

 7) GIGI MONTAGNANI. Il  primo incontro al Direzionale 70 con lui e Tosi, lì nacque tutto. Solo il destino beffardo gli ha tolto la gioia di vedere tutto realizzato. Ma sono convinto che si sia goduto tutto dall’alto.

8) ROMANO AMADEI. Non è modenese ma lui c’è stato quando Modena ha avuto bisogno.

 9) GALLERIA ESTENSE. Una giornata diversa. Ci chiesero di fare le guide davanti a quadri prestigiosi. Un’iniziativa bellissima di una città che vuole bene alla sua arte. La Galleria Estense è davvero un posto affascinante.

 10) GLI AMICI. Niente elenco, ne dimenticherei certamente qualcuno. Ho detto di Walter, Simone Manicardi ancora oggi segue il mio sito e Fabio Bignardi, che ho incontrato dopo essermene andato: la sua Doc Design è una bella realtà, ora c’è anche il Papera Store di fronte al mercato per il periodo dell’Expo. Ma è impossibile nominarli tutti.

A cura di Davide Berti – Gazzetta di Modena