De Biasi:”Un Toro serio e passionale per puntare in alto” E sui nuovi acquisti: ”Cerchiamo gente motivata”

Come sta mister?
“Bene. Mi sto riposando insieme alla famiglia in vista dell’imminenete inizio di stagione”.

In questa settimana il Toro è stato molto attivo sul mercato, Pancaro e De Ascentis gli acquisti ufficializzati. Quali elementi hanno fatto ricadere la scelta su questi giocatori?
“Noi cerchiamo sempre di fare delle scelte legate all’aspetto caratteriale della persona e in questo momento noi avevamo bisogno di gente motivata per continuare il progetto avviato nella scorsa stagione e che ha dato i suoi frutti. Sono due giocatori che hanno manifestato da subito il desiderio di dare un contributo importante alla causa granata: io parto sempre con l’idea di voler fare meglio e quindi il loro apporto non potrà che essere utile e positivo”.

Pippo Pancaro è un giocatore navigato, ma che può dare ancora molto.
“E’ un giocatore che con la sua esperienza darà un tocco di professionalità al gruppo, un ragazzo molto serio nato professionalmente a Torino e che in questa squadra ha deciso di chiudere la sua brillante carriera consumata in club importanti e consacrata da alcune presenze in Nazionale”.

Franceschini è un difensore con delle buone caratteristiche per il suo gioco.
“E’ un bel giocatore. Ha un fisico possente ed è un ottimo colpitore di testa. Come per Pancaro vale il discorso che prima delle doti tecniche valuto quelle umane”.

In dieci mesi ha portato il Toro dal nulla alla massima serie: ha paura di affrontare la serie A?
“Assolutamente no, anzi mi fa molto piacere. Sono convinto che con il tempo il Toro potrà arrivare ai livelli che gli competono. Siamo un club serio che ha voglia di fare calcio con grande serietà, ma anche con grande passione come da sempre nel DNA del Toro. Questa è la squadra che piace a me: serietà e passione per volare in alto”.

Il suo segreto per vincere?
“La forza del gruppo. Penso che sia la formula vincente di tutte le squadre, E’ chiaro che quando sei in cima alla piramide la differenza la fanno i grandi giocatori, basta vedere quello che sta succedendo al Mondiale, con giocatori come Zidane che fanno la differenza in un gruppo che di suo ha già tanto”.

In settimana il suo vice Igor Charalambopoulos si è laureato a pieni voti.
“Mi ha copiato in tutto, anche lui ha voluto la lode (ride)”.

Lei su cosa ha discusso la sua tesi?
“C’erano gli Europei in quel periodo e la commissione esaminatrice assegnava delle squadre su cui discutere la tesi, a me toccò la Romania”

Mancano una decina di giorni al ritiro. Come imposterà la prima parte del lavoro?
“Fondamentalmente sull’atletica e sui fondamenti, per poi iniziare a impostare le basi del gioco insieme ai ragazzi. Quindi gli uno contro uno saranno la prima cosa sulla quale lavorare per poi imparare gli schemi per la prossima stagione”.

Calciopoli, doping e bilanci malati: siamo oramai orientati a mettere la parola fine a questi cancri del calcio grazie ai processi di questi giorni. Pensa che finalmente i ragazzi potranno credere di nuovo nel gioco più bello del mondo?
“Me lo auguro, questa è la speranza che abbiamo noi romantici che non mollano mai, gente che è legata allo sport perché crede che debba essere fatto in maniera pulita e senza sotterfugi. E’ ora di finirla con tutte queste turbative, noi dobbiamo dare esempi diversi”.

In questa settimana alcuni ragazzi della Primavera sono stati ceduti in comproprietà a squadre professionistiche di serie C per affinare esperienza e doti tecniche. Un primo bilancio sul vivaio granata?
“Quest’ anno sicuramente dedicherò molto più tempo al vivaio, sarà mia cura cercare di formare una mentalità comune che va dalla prima squadra fino ai pulcini. Credo fortemente nel vivaio anche perché in quelle squadre ci saranno i campioni di domani”.

Questa sera l’Italia affronta la Francia nella finale dei Mondiali: farà qualche rito scaramantico prima di vedere la partita come gran parte degli italiani?
“No, non particolarmente. Magari vedere la partita dove l’ho vista l’ultima volta, ma stasera sarò a casa di amici. Mi auguro che l’Italia faccia una bella partita come le ha disputate finora, con la determinazione giusta e che ha fatto si che gli azzurri meritassero di disputare questa finale”.

Un giocatore su tutti di questa Nazionale?
“Ne ho visti tanti che stanno facendo molto bene, ma Ringhione Gattuso su tutti e Buffon che secondo me è il miglior portiere del mondo”.

Mister lei è un gran intenditore di vini. Se dovesse paragonare il Toro ad un vino?
“(Ride) Il Barbaresco. Rosso granata, ha un profumo intenso e un sapore robusto ed è uno dei più eleganti vini d’Italia”.

A cura di
Maurizio Dreosti

Fonte: TuttoToro