La Spal, tappa incancellabile della mia vita

Quando Giovanni De Biasi, per tutti Gianni, parla di Spal, la voce è ancora carica di emozione e bei sentimenti. Non potrebbe essere altrimenti per l’ultimo allenatore vincente che ha occupato la panchina biancazzurra, portando la squadra, nella stagione 1997-’98, alla vittoria del campionato di C2 (e della coppa Italia di serie C) dopo una bellissima cavalcata a braccetto col Rimini.

«Ripenso a Ferrara ed alla mia avventura con la Spal con grande affetto – esordisce il tecnico di Sarmede, provincia di Treviso -, ha sempre rappresentato personalmente un enorme dispiacere non essere riuscito a raggiungere con gli estensi i risultati importanti ottenuti nella mia avventura successiva sulla panchina del Modena, con cui in quattro anni abbiamo compiuto la cavalcata dalla C1 alla serie A. La Spal ha significato una tappa importante ed incancellabile della mia vita professionale e privata».

Bei ricordi dunque, che si mischiano ancora, a distanza di quasi 10 anni ad un senso di amarezza che pervade le parole di De Biasi.

«La Spal era una piazza ideale per fare calcio e per costruire qualcosa di importante. C’era un progetto serio ed avevamo costruito una squadra che avrebbe potuto aprire un ciclo importante. Vincemmo il campionato subito, disputando una grande stagione, e ho ancora negli occhi l’entusiasmo dei tifosi al “Paolo Mazza” il giorno della matematica promozione. Poi, l’ anno
successivo, è successo qualcosa, si è smantellato il gruppo ed alcuni dei giocatori più importanti, come Cancellato, hanno subìto infortuni seri che li hanno messi fuori gioco nel momento più importante della stagione. E nonostante tutto abbiamo sfiorato l’ingresso ai play off. A fine anno la società di allora, guidata dal presidente Donigaglia, decise di darmi il benservito, pur avendo, nei programmi, un contratto che mi legava alla Spal anche nell’anno successivo».

Un addio che ancora fa male al tecnico…

«Io ero pronto a rimanere, a restare e cercare di riprovare a raggiungere la promozione in serie B che Ferrara, la Spal ed i suoi tifosi meritavano e meritano a tutt’oggi, per il blasone la storia e la passione per il calcio che questa città è in grado di trasmettere. Solo che ancora una volta chi era al comando della società ha peccato di presunzione, cedendo alla fretta e dimostrando poche capacità nella gestione delle risorse. Si è azzerato un progetto che poteva portare a grandi traguardi ed io sono stato messo alla porta. E’ triste vedere come da quel momento per la Spal è stato tutto un susseguirsi di vicende travagliate e deleterie, le quali l’hanno portata a toccare anche il punto più basso, quello del fallimento».

Delle sue annate spalline, De Biasi mantiene un buon ricordo del rapporto costruito con l’allora direttore sportivo, Roberto Ranzani.

«Un amico, un grande professionista – commenta l’ex tecnico di Brescia e Torino -, che credeva quanto me nel progetto di allora. E’stato un piacere lavorare con lui e con Roberto mantengo a tutt’oggi un rapporto di stima ed amicizia intatto».

La Spal targata De Biasi poteva fare affidamento anche su uno dei più grandi e prolifici attaccanti che abbiano mai vestito la casacca biancazzurra, Emanuele Cancellato, che ancora gioca e segna come ai tempi d’oro.

«Ho sempre considerato Emanuele un giocatore straordinario che avrebbe meritato maggiore fortuna e considerazione nel calcio che conta. Si è dimostrato una persona ed un professionista serio e preparato e sono felice di aver potuto condividere con lui soddisfazioni e traguardi importanti».

Che De Biasi sia rimasto legato ai colori biancazzurri, lo dimostra pure il fatto che il tecnico trevigiano sia aggiornatissimo sull’attualità di casa biancazzurra.

«So che la Spal adesso è in mano alla famiglia Tomasi e che si è costruito un progetto importante. Conosco bene anche Rossi, Leonardo è un ottimo allenatore, ha buone credenziali e tanto entusiasmo. Mi auguro, ed auguro a lui di cuore, di riuscire a raggiungere grandi soddisfazioni con la Spal. E mi sembra che la strada intrapresa sia quella giusta, vista la buona posizione in classifica. C’è stato un periodo un po’ difficile nelle ultime settimane, però la Spal ha tutti i mezzi per essere protagonista di questo campionato».

De Biasi e Ferrara, una bella storia sportiva, interrotta bruscamente: è difficile pensare che un giorno si possa riprendere da dove ci si era fermati?

«Ancora è prematuro poter dire se e quando, ma non nascondo che sarei felice di poter tornare a lavorare a Ferrara in futuro».

Ed ecco, infine, la top 11 del centenario di mister Gianni De Biasi: Pierobon, Pasetti, Bozzao, Zamuner, Cervato, Malatrasi, Cascella, Mongardi,
Cancellato, Massei, Pezzato e allenatore G.B. Fabbri.

A cura di Federico Pansini

Fonte: La Nuova Ferrara