De Biasi: ‘Giriamo la barca e cambiamo rotta’

Il mister granata non fa drammi sulla sconfitta di domenica: ‘Ho visto dei miglioramenti nonostante il pesante ko’. Intanto il tecnico annuncia che è finito il silenzio stampa dei giocatori

Il tecnico granata, da una settimana tornato al timone del suo Torino, è sereno pur dovendo analizzare un 5-1 forse un po’ bugiardo, subito domenica contro la Fiorentina. “Nessuno va in campo per perdere e in fondo nella prima mezzora di domenica abbiamo messo in difficoltà una squadra che ha sempre segnato nelle ultime domeniche. Dopo il nostro vantaggio potevamo raddoppiare, così raggiungere anche il 2-2, senza dimenticare che il loro secondo gol era viziato da un fallo di Toni su un nostro difensore. Il problema è stato nel finale quando ci siamo rassegnati dopo i loro cinque gol. Comunque non siamo messi malissimo e ho avuto qualche segnale positivo, guardando anche al fatto che sono due mesi e mezzo che le cose non stanno andando bene”.

Lo spirito di gruppo resta al primo posto nei pensieri di De Biasi, l’effetto magico che l’anno scorso aiutò nell’impresa: “Come si esce da questa situazione? Lavorando tutti assieme , essere un tutt’uno nel ragionare e giocare in maniera corale, più di quanto fatto finora”. Non c’è paura da parte dei giocatori, ma la consapevolezza della situazione difficile, solo uniti si può uscire da questa situazione.

“Giriamo la barca e rimettiamoci sopra, cercando di cambiare la rotta”, è il nuovo motto di mister De Biasi che si sofferma ad analizzare il training odierno: “Abbiamo lavorato molto bene, sono soddisfatto sia dal punto di vista fisico che come intensità, la squadra direi che ha accelerato i ritmi. Ora occorre cambiare il proprio pensiero, essere più incisivi e disposti a darsi una mano tutti quanti”.

De Biasi ha cercato di capire cos’è successo domenica ponendo l’attenzione sia sulle cose che non hanno funzionato che sugli aspetti positivi: “Dovevamo stare più corti, loro hanno giocatori straordinari come Toni, Mutu, Montolivo, Reginaldo, la Fiorentina è una squadra che fa molto bene il proprio gioco sulle fasce”. Ora però è giusto lasciarsi alle spalle la partita del Franchi per concentrarsi su quella altrettanto ostica di domenica contro il Catania. “Anche loro non stanno benissimo, noi dobbiamo ripetere la partita fatta contro il Cagliari, cercando di andare subito in vantaggio. Quando si sale sul ring bisogna dare per primi il pugno e non aspettare che siano gli avversari a prendere l’iniziativa”.

Qualche settimana fa i giocatori dicevano di non guardare la classifica, si continua su questa strada ragionando che ogni partita è una finale? “Sì, diciamo che si continua con questa filosofia. Ogni partita dev’essere per noi un passo avanti, con la voglia di perseguire sempre la vittoria”.

Il mister chiama a raccolta i tifosi: “Da giovedì ricomincia il bagno di folla in provincia che ha fatto tanto bene l’anno scorso. Mi ricordo ancora adesso tutto quel pubblico che venne a Borgaro alla vigilia della partita decisiva contro il Mantova. Ci diede una carica vitale, quella che serve anche adesso, la gente ci deve stare vicino”. Il mister annuncia che è finito il silenzio stampa da parte dei giocatori. Tutto nella normalità, così come doveva essere la stagione del Toro, ovvero pensare alla salvezza e solo a questo. “Io non ho mai illuso nessuno, l’ambiente forse aveva pensato diversamente quando aveva visto arrivare alcuni giocatori interessanti. Ma la realtà è questa, l’avevo fatto presente e mi sono trovato a piedi… In fondo la Fiorentina per arrivare dov’è adesso ci ha messo cinque anni”.

La situazione infortunati vede in ripresa Stellone che domenica potrebbe farcela, Muzzi a Firenze ha sofferto di un piccolo fastidio, che De Biasi ha preferito non pubblicizzare, questa la spiegazione del perché il bomber è finito in tribuna,dovrebbe farcela per domenica. Barone farà ancora un differenziato per un paio di giorni poi dovrebbe rientrare in gruppo, così De Ascentis che ha preso una botta alla coscia. Martinelli anch’egli è in ripresa mentre Pancaro soffre ancora di un problema al piede. Konan ormai è recuperato per cui sarà una pedina in più da qui alla fine del campionato: “Stellone, Abbruscato, Muzzi, Rosina, Konan, Oguro faranno più di un gol a testa, quelli che ci serviranno per diventare cinici e portare a casa i risultati”.

A cura di
Marina Beccuti

Fonte: ToroNews