De Biasi cerca le mezze misure

Il suo Brescia ha collezionato 4 vittorie e 6 sconfitte: «Con il Milan mi starebbe bene il primo pari».

Allora, qual è il vero De Biasi? Il «dandy» o il «duro»?
«Tutti e due. Il calcio è fatto di tante cose, anche di episodi: ma il mio dovere è difendere i miei ragazzi, da tutto e da tutti. Nei 90 minuti come fuori».

Ma non è che l’assenza di Baggio l’ha incattivita? Non c’è Robi, il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare…
«In effetti, dipende sempre da come è l’andazzo. Abbiamo perso un giocatore carismatico. Ma siamo in grado di aiutare a crescere i vari Mannini, Dallamano…. Io ne ho fatti debuttare sei: oltre a questi due, Dipasquale, Zambelli, Zoboli e Nygaard».

Già, intanto lei ha perso un’altra chioccia: un certo Matias Almeyda, il centrocampista che ha rotto con la società…
«Sì, ma rispetto la sua scelta, la sua volontà di giocare in un ambiente più rilassato. Lui ambisce a esercitare questa attività in modo diverso».

Insomma, lei conferma che tra voi i rapporti erano buoni, nonostante alcune prestazioni non all’altezza.
«Confermo. Ha avuto una serie di problemi fisici, e non ha potuto rendere al meglio».

Da Corioni però lei si è beccato critiche per averlo impiegato pur non al meglio…
«Vero, però a volte anche il presidente fa battute come se fosse tra amici, e voi giornalisti lo prendete troppo sul serio».

E’ sempre perché siete diventati dei duri che non pareggiate mai? Siete l’unica squadra senza pareggi dopo 10 giornate: 4 vittorie, 6 sconfitte. Della serie: o la va o la spacca…
«Io avrei sicuramente sottoscritto dei pari per tutte le gare perse. Anche adesso, un pareggio non mi farebbe schifo».

Ultima domanda sul Brescia «cattivo». La Gazzetta dello Sport compila settimanalmente una classifica delle squadre che totalizzano più cartellini rossi e gialli. Meno 0,5 punti agli ammoniti, meno 1 agli espulsi…
«…e noi come siamo messi?

Siete i primi con distacco, a -19,5. La seconda, il Livorno, è a -16.
«D’accordo, però osservo che in testa ci sono comunque delle provinciali, “casualmente”. Ci sono cartellini che vengono sventolati solo nei confronti di alcuni e non di altri. Potrei produrre una videocassetta, con determinati episodi. Noi ci documentiamo, abbiamo una società specializzata che ci fornisce il lavoro di archiviazione. In ogni caso, sia chiara una cosa: noi non giochiamo col fallo tattico, magari ci schieriamo con dei giovani che devono ancora fare esperienza, ma la nostra strategia è diversa».

Quale sarà, in particolare, contro il Milan?
«Non cercheremo alibi, e sono felice di dire che non ci sarà tensione, perché le tifoserie sono gemellate. Io ritengo che questi ragazzi, con l’aiuto dell’ultima, eccezionale “chioccia” rimasta, cioè Gigi Di Biagio, stanno imparando a “leggere” la partita. Ecco, contro una grande squadra sarà fondamentale questa capacità».

Fonte: Goal.com