A tu per tu con Gianni De Biasi

Il Mondiale è terminato, la Spagna ha vinto il titolo bissando la vittoria agli Europei del 2008 e noi con Gianni De Biasi ripercorriamo il percorso dei campioni e della nostra Nazionale precocemente eliminata.

Le è piaciuto il Mondiale che si è appena concluso?
“Diciamo che ho visto spunti interessanti ed altri meno, come la nostra eliminazione che non giova al nostro calcio”.

Si aspettava la nostra eliminazione?
“Se lo dicessi adesso sarebbe quasi che voglia montare sul carro di chi dà in testa all’ex commissario tecnico. Io avevo messo in guardia alcuni amici miei che la vedevano facile. Proprio per il fatto che il girone era semplice, io ero preoccupato per la faciloneria con la quale veniva affronatato. Spiace che siamo usciti contro avversari che erano alla nostra portata”.

Pensa che siano state prese sotto gamba le sfide?
“Penso che noi abbiamo per fortuna, o disgrazia, la squadra che ha vinto tutto che italiani non ne aveva tranne Balotelli, Santon e Materazzi. A quel punto diventa difficile per il ct gestire le convocazioni e quindi vanno alcuni giocatori bravi in campionato, ma non abituati a questi palcoscenici internazionali e con il tempo poi si paga”.

La Federazione blocca gli extracomunitari, ma non pensa ai vivai?
“E’ un approccio diverso. Quando sento il paragone con la Spgna sorrido, là c’è voglia di programmare, di investire e si porta tutto avanti anche se si retrocede. La Spagna ha avuto la fortuna di aver lavorato bene nel settore giovanile, tutte le under arrivano sempre in finali. La cosa strana è che noi con l’Under 21 abbiamo sempre fatto cose importanti nell’ultimo decennio solo che poi, dopo aver vinto nel 2006, quanti Under 21 sono saliti in Nazionale? In Germania Loew, che secondo me ha fatto un ottimo lavoro e ottime cose ai Modniali, ha stupito positivamente. Ha attinto dall’Under 21 e ha naturalizzato giocatori che venivano da altri paesi e si sono integrati perfettamente”.

Germania e Spagna erano reduci dalla finale degli Europei
“Sì, questo è vero. Hanno dato continuità e agli Europei ci saranno ancora molti loro giocatori”.

Dipende dalla nostra mentalità non programmare?
“Sì, noi ci culliamo sul fatto che siamo il campionato più bello e ormai i giocatori di un certo livello vanno a giocare in altri paesi, vedesi Ibrahimovic che ad un certo punto è andato al Barcellona”.

Lei credeva in questa Spagna campione?
“Sì, ha un potenziale straordinario e giocatori importanti. E’ un insieme di giocatori complementari, di grande valore e loro hanno la possibilità di avere grande qualità unita a una tecnica che hanno fatto la differenza”.

Passando a lei, tornerà in pista?
“Sono pronto a valutare le offerte che arriveranno da ogni parte, voglio un progetto tecnico importante. Ho avuto qualche offerta in questo mercato di B, a cui tempo fa avrei detto no, ma ora se ci fosse stato un progetto di un certo tipo le avrei prese in considerazione”.

Fonte: Tutto Mercato Web