De Biasi: “Bisogna dare continuità”

Buongiorno mister, abbiamo visto Sereni che si allena. Possiamo considerarlo guarito?
“Valutiamo durante la settimana. Sono attento a monitorare le sue condizioni. Credo sia sulla buona strada”.

Il Toro delle ultime partite è un Toro che assomiglia a De Biasi.
“Credo che questa squadra, in tutte le undici partite, abbia mostrato un buon rendimento di gioco mentre dal punto di vista dei punti in classifica è andata meno bene. Abbiamo però un buon gruppo di giocatori che sono coinvolti nel medesimo progetto e stanno facendo il meglio possibile per migliorare la graduatoria”.

Spesso i giornalisti analizzano le partite in base ai risultati. Ma per lei, qual è stata la miglior partita del Toro fino ad ora?
“Abbiamo giocato un buon calcio non solo nelle ultime partite. Penso al primo tempo a tratti spettacolare con la Lazio, bene anche col Chievo. Spesso abbiamo giocato benissimo parti di partite. Frammenti. Ora stiamo acquisendo maggior consapevolezza in noi stessi e mettiamo in campo maggiore personalità per tutti i novanta minuti. Con l’Atalanta, a Genova e sabato sera, infatti, la squadra mi è piaciuta sul piano dell’accortezza e dell’equilibrio”.

Questa inversione del trend, almeno dal punto di vista dei risultati, a che cosa è dovuto? Al cambiamento del modulo o magari ad un mutamento sul piano psicologico?
“Credo che il recupero della condizione atletica di alcuni giocatori importanti possa essere stato determinante”.

Mister, come sta Rosina?
“Sta lavorando molto. Fa lavori anche supplementari e la cosa più bella per me sono stati gli applausi della gente al suo ingresso in campo sabato sera”.

Dzemaili è la sorpresa più grande di questo inizio di stagione per il suo Toro?
E’ un ottimo giocatore che arrivava da un infortunio serio unito, successivamente, ad alcuni contrattempi che non lo hanno aiutato a dare continuità alle sue prestazioni. Ora sta bene e si sta vedendo. Però attenzione: non vogliamo vedere i nostri ragazzi travolti da celebrazioni effimere e troppo entusiastiche. Vogliamo che stiano sul pezzo perché solo così potranno togliersi delle soddisfazioni. Dzemaili è un ragazzo di buona esperienza, ha fatto la trafila delle Under elvetiche ed è già abbastanza scafato nonostante la sua età. Aveva solo bisogno di ambientarsi in un campionato difficile come quello italiano e ci sta riuscendo gradualmente”.

Come sta procedendo il recupero di Bianchi?
“Bianchi non deve essere recuperato. Bianchi c’è ed è un giocatore davvero importante su cui noi crediamo e puntiamo moltissimo. Ci sono momenti più o meno buoni nel corso di una stagione, momenti in cui qualcuno è più in condizione, altri meno. Il compito dell’allenatore è quello di mettere chi, a seconda dei momenti, sta meglio”. (Bianchi, lo ricordiamo, non ha svolto la preparazione atletica estiva con la squadra, ndr).

Secondo lei il Catania è più forte del Toro?
“Ve lo dirò a fine campionato. E’ impossibile rispondere a questa domanda. Bisognerebbe pesare il valore intrinseco del gruppo di entrambe le squadre”.

Quanto è importante la duttilità di Saumel?
“Saumel ha fatto un gol fondamentale ed ha dimostrato di sapersi adattare.
“L’aspetto più importate per un giocatore è sapersi adattare a seconda delle esigenze situazionali. Con il Palermo ho chiesto a Saumel di fare l’esterno appena entrato. Poi, quando ho visto che loro inserivano Ciaramitaro, ho messo dentro Abbruscato chiedendo a Jurgen di accentrarsi. E’ stato bravo”.

Mister, vuole commentare le dichiarazioni di Mazzarri e Ballardini? I due hanno dichiarato che le loro squadre, contro di voi, hanno giocato meglio.… .
“Non ho niente da dire”.

A cura di Federico Freni

Fonte: Redazione