Cairo porta il Toro nel futuro

l nuovo patron granata illustra il suo progetto: “Questa società ha un passato importante, ma ora non vivrà solo di ricordi”. Si riparte dalla B col tecnico De Biasi e il d.s. Salvatori.

TORINO, 1 settembre 2005 – Il primo giorno di settembre è una data particolare del calendario: le persone comuni si mettono alle spalle le vacanze e, forse con poca voglia, riprendono la vita quotidiana, fatta di tanto lavoro e molto stress. Ma oggi, per il popolo granata, il 1° settembre è la data della rinascita. Ci si illude facilmente nelle piazze della leggenda calcistica: Torino, Napoli e Genoa sono accomunate da una storia e un destino che le ha viste inabissarsi dopo aver sfiorato il sole. Faccia pure gli scongiuri chi vede in Cairo nient’altro che un anagramma di Icaro, ma l’editore di Alessandria sa bene che il suo compito più arduo, ma più importante, sarà quello di non bruciare le ali della speranza ai tifosi del Torino.
“Lavorerò per costruire una società che si affermi nel presente e nel futuro. Questa squadra ha una grande storia alle spalle e non dobbiamo dimenticare il passato. Non c’è nulla di male a conservare i ricordi, ma non possono essere l’unico patrimonio”. Il giorno dopo la notte di passione, in cui ha convinto Giovannone ad essere solo socio di minoranza, Urbano Cairo illustra il suo progetto: ora ha il 98,2% del club piemontese e presto sarà il presidente (“Non chiamatemi ancora così”) che tutti i fedelissimi hanno voluto. “In 20 giorni ho dedicato 300 ore al Torino. Ma ora dobbiamo fare in poco tempo qualcosa che richiederebbe mesi di lavoro”.
I tifosi vogliono sapere cosa farà Cairo per dare un senso ad una stagione che rischia di essere di transizione, come fu per il Napoli in C1 l’anno scorso. “Investiremo sui giovani e lavoreremo in modo oculato. Cercheremo di far diventare lo stadio (per ora Cairo si riferisce al Comunale e non al Filadelfia, ndr) un luogo che possa vivere tutti i giorni e non solo 90 minuti a settimana”. Sì, ma i giocatori? “Chi era nella società prima di me era già intervenuto. Diciamo che faremo una squadra e mezzo: l’obiettivo, però, è valorizzare tutti”.
Il mercato granata si chiuderà il 9 settembre, la prima partita del nuovo corso verrà disputata il 10. “Ho scelto l’allenatore, sarà Gianni De Biasi. Ha fatto molto bene a Modena e, quando l’ho incontrato, mi è piaciuto come persona. Il direttore sportivo sarà Fabrizio Salvatori. Cominciamo con loro, poi amplieremo la societá. Per ora io sarò coinvolto in prima persona perché voglio capire come funziona un club”. Iniziare con la piena fiducia dei tifosi sarà una spinta in più per muoversi bene.
diIvan Palumbo

Fonte: Gazzetta.it