De Biasi: “Toro cinico e concentrato”

Buongiorno Mister, domani l’ostacolo si chiama Lazio
“E’ una squadra che ha ottimi numeri e che ha già fatto vedere prestazioni superlative in queste prime partite. Gli uomini di Delio Rossi giocano molto bene in velocità, e possiedono grande qualità con Foggia, Pandev e Zarate davanti”.

Attualmente è’ la squadra più in forma del campionato?
“Sicuramente si. E’ stata la squadra che ha trovato la quadratura del cerchio più velocemente, riuscendo a far inserire i nuovi acquisti con altrettanta rapidità”.

Da Roma si parla di Lazio che può addirittura lottare per lo scudetto.
“Secondo me a livello di organico sono ancora un po’ indietro rispetto ad altre squadre. Però sono guidati da un ottimo allenatore e nel calcio tutto può succedere. Se ci riescono sono molto bravi”.

Cosa hanno in comune De Biasi e Delio Rossi?
“Non lo so, forse siamo due persone che amano parlare meno e fare più fatti. Entrambi, poi, abbiamo fatto la gavetta. Sicuramente lui è molto bravo”.

Esistono somiglianze tattiche tra Lazio e Inter?
“Sono due squadre che sanno ripartire con grande velocità, pur se i biancocelesti non hanno la fisicità dei nerazzurri”.

Tra infortuni e squalifiche, sarà costretto ad operare delle scelte precise per quanto riguarda la formazione”.
“Si, mi trovo davanti ad alcune decisioni da prendere. Cercherò di farle in base anche alle caratteristiche degli avversari”.

Applicherà il turn over?
“Si, è una soluzione che domani attuerò sicuramente. Bisogna calibrare le forze e le energie”.

Come stanno Rosina e Corini?
“Il primo non è convocato. Purtroppo non è ancora a posto per un problema al ginocchio. Corini, invece, sta bene”.

Cairo in settimana ha predicato prudenza e attenzione. Sempre sicuro del 4-3-3?
“Io con il presidente ho parlato subito dopo la partita con l’Inter, così come dopo quella di Verona. Ci parliamo spesso e quello che ha detto lo condivido. Ha parlato con cognizione di causa.
Le squadre possono giocare con tre punte se tutti fanno la loro parte e si sacrificano, giocando da vera squadra”.

In cosa deve migliorare il Toro?
“Questa squadra deve cercare di trovare la giusta fisionomia e per far questo bisogna lavorare sulla testa. E poi deve avere la capacità di essere sempre cinica. Le grandi squadre realizzano sempre le occasioni che si costruiscono”.

Come vede Bianchi e crede possa subire una particolare pressione giocando contro la sua ex squadra?
“Quattro partite e due gol. E’ una buona media e mi auguro che Rolando dia seguito alla prestazione di Verona. Pressioni perché gioca contro la Lazio? No, nessuna, è un professionista. Ognuno di noi ha le sue motivazioni interne e magari vorrà far vedere il suo valore ai laziali ma nient’ altro.

Ma per l’economia del gioco, non crede che servano maggiori cross dalle fasce proprio per sfruttare le qualità aeree di Bianchi?
“Si, e lavoriamo anche su quello. Diciamo che a destra le cose vanno abbastanza bene. A sinistra bisogna migliorare sebbene con l’Inter le occasioni più importanti siano arrivate dalla mancina”.

Abbruscato sta sorprendendo tutti. Ha sorpreso anche lei?
“No. Penso che abbia una caratteristica: sa attaccare la profondità in modo importante. Ha mezzi atletici indiscutibili e deve migliorare soltanto sul piano prettamente tecnico. Elvis è un giocatore importante per il Toro”.

E Dzemaili?
“Anche lui, bene. Ha delle masse muscolari notevoli, ha un’incredibile fisicità per cui tutto ok”.

Abate è stato recuperato a tempo di record
“Bravi i nostri medici, bravi i nostri preparatori e tutto lo staff”.

In estate lei ha fatto giocare molto Malonga. Ora non più. Perchè?
“All’inizio della stagione faceva cose incredibili. Io ho una grande considerazione di lui. Come avevo già detto e previsto, ha sofferto la preparazione atletica estiva. Per cui lui è partito molto bene, poi ha avuto una fase di declino sul piano della condizione. Ora è sulla strada giusta e conto di poterlo impiegare presto”.

Ranieri si è lamentato per le condizioni del terreno di gioco dell’ Olimpico. Anche lei la pensa in maniera analoga?
“Sono rimasto stupito di questo campo. E’ possibile che ci sia un problema all’erba, una qualche malattia. Il problema vero sono le buche. Di certo non è facile giocarci”.

Fonte: Redazione